
Ad ogni pianta grassa il suo vaso
Un tempo coltivavo le mie piantine grasse con la convinzione che qualsiasi tipo di contenitore andasse bene, l’importante era che soddisfacesse un minimo di criterio estetico. Nel tempo però, con molte informazioni in più e con l’esperienza acquisita col sacrificio di qualche piantina di troppo, ho capito che la scelta del vaso è cruciale in più di un’occasione, per avere piante in salute. Come scegliere quindi il vaso giusto tra le tante opzioni che il mercato ci offre? Semplice, dobbiamo mettere a confronto le esigenze della singola pianta con le diverse caratteristiche che il vaso può avere e valutare se l’uno si addice all’altra. Prendetevi il vostro tempo perché questo sarà un articolo lungo e ricco di informazioni. Cominciamo!
Come scegliere il vaso giusto per una pianta grassa
Prima di comprare un vaso per il nostro cactus o la nostra succulenta, è necessario effettuare delle valutazioni preliminari e in base a quelle, procedere con la scelta.
Dobbiamo chiederci, sempre partendo da una buona conoscenza delle esigenze di base della pianta, se:
- Sarà coltivata in casa o fuori casa;
- Deve essere esposta al sole diretto o all’ombra;
- Il substrato deve asciugare rapidamente o deve mantenersi umido;
- Abbiamo bisogno di un vaso decorativo da inserire in uno specifico stile di arredamento oppure no;
- In caso di rinvaso, di che dimensioni deve essere il nuovo vaso rispetto al precedente.
Una volta che abbiamo chiaro il quadro della situazione, la scelta va effettuata sulla base di quattro parametri:
- Materiale;
- Forma;
- Dimensione;
- Presenza dei fori di drenaggio.
Materiale del vaso
Di quale materiale deve essere fatto il vaso per una pianta grassa? Questa domanda non implica necessariamente una risposta univoca, nel senso che, esistono vasi dei più svariati materiali, ognuno dei quali ha i suoi pro e contro. Dipende, in larga parte, da quelle che sono le esigenze di coltivazione della pianta. Piante diverse possono preferire materiali diversi. I più comuni sono la terracotta, la ceramica, la plastica, ma si trovano sempre più spesso vasi realizzati con altri materiali come il legno, il metallo, il vetro, la fibra di vetro, la pietra, il cemento, l’hypertufa.
Vediamo in dettaglio cosa c’è da sapere su ognuno di essi.
Terracotta

I vasi di terracotta si ottengono da un impasto di argilla. Con questo impasto si modella il vaso che in seguito viene cotto ad una temperatura di 980-990° centigradi. La particolarità della terracotta è che si tratta di un materiale poroso e grezzo perché, in genere, non è rivestita, e si riconosce dal tipico colore rossastro dovuto alla presenza di sostanze ferrose nell’impasto.
I vasi in terracotta, in varie forme e dimensioni, sono sicuramente i più popolari soprattutto per le piante tenute all’esterno.
Vantaggi
- Porosità: essendo la terracotta un materiale poroso, i vasi di questo tipo hanno il vantaggio di far passare l’aria e di drenare l’acqua di irrigazione molto rapidamente. Questo avviene perché è la terracotta stessa ad assorbirla. Ce ne accorgiamo dal fatto che il vaso diventa scuro. Di conseguenza, è abbastanza facile anche stimare il livello di umidità nel terreno, aiutando a prevenire il marciume radicale. Queste caratteristiche forniscono un ambiente ideale per la crescita delle piante grasse.
- Costo: i vasi di terracotta sono spesso venduti a un prezzo accessibile e più conveniente rispetto ad altri tipi di fioriere.
- Fascino: I contenitori in questo materiale hanno un fascino senza tempo e si adattano perfettamente ad un giardino o a degli interni dallo stile classico.
Svantaggi
- Delicatezza: i vasi di terracotta sono molto delicati e si rompono facilmente se cadono o sbattono contro un solido.
- Fragilità: la terracotta è molto fragile e sensibile anche alle basse temperature e al gelo. Infatti, i vasi di questo materiale possono rompersi in inverno a causa del freddo;
- Peso: i vasi di terracotta sono in genere pesanti e diventano difficili da spostare quando sono di grandi dimensioni;
- Porosità: La porosità e l’alta traspirabilità possono anche essere uno svantaggio. In estate, per esempio, dovremo prestare molta attenzione alle nostre piante grasse perché, dato che l’acqua si asciuga velocemente, potrebbero aver bisogno di più annaffiature per evitare che si secchino;
- Calore: la terracotta è un materiale che si scalda molto sotto il calore del sole e ciò potrebbe portare le radici delle piante a bruciarsi;
- Attaccatura delle radici: infine, ed è una cosa che capita solo con i vasi di terracotta, le radici delle piante tendono ad attaccarsi alle pareti del vaso per seguire l’umidità che traspira attraverso le stesse, quindi nel momento del rinvaso, potrebbe essere difficile estrarre la pianta senza danneggiare l’apparato radicale.
Riassumendo, i vasi di terracotta sono la scelta ideale per chi vive in zone umide, non ha problemi di spazio e soprattutto non ha bisogno di spostare le piante una volta sistemate. Sono inoltre da preferire per i cactus e le succulente che amano i terreni asciutti e soffrono i ristagni idrici. Allo stesso tempo, non vanno bene per piante che amano stare in terreni che mantengano una certa umidità come l’Euphorbia milii per esempio o il Cactus di Natale o ancora le Rhipsalis.
Ceramica

Anche i vasi di ceramica si ottengono da un impasto di argilla. Quello che varia rispetto alla terracotta è la composizione dell’impasto, dove vengono utilizzati materiali diversi, e la temperatura di cottura. Il processo di lavorazione della ceramica comprende diverse fasi.
Dall’impasto di argilla viene modellato il vaso con varie tecniche: a mano, al tornio o con l’ausilio di stampi. Quando il vaso è pronto, viene fatto essiccare all’aria. Successivamente, nel caso della ceramica smaltata, il vaso viene rivestito e decorato per poi passare in forno. Possiamo dire quindi che esistono due tipi di vasi in ceramica: quelli in Ceramica non smaltata e quelli in Ceramica smaltata. I vasi in ceramica non smaltata sono porosi e più adatti per i cactus poiché sono traspiranti e permettono il passaggio dell’acqua e dell’aria. I vasi in ceramica smaltata non hanno invece la caratteristica della porosità. In genere questi vasi sono preferiti da chi coltiva le piante in casa. Dato che la ceramica non smaltata è molto simile alla terracotta, vediamo quali sono vantaggi e svantaggi dei vasi in ceramica smaltata.
Vantaggi
- Eleganza e bellezza: i vasi in ceramica smaltata sono generalmente molto più belli rispetti ad altri tipi di vasi e sono specialmente progettati per aggiungere un tocco di eleganza ad ogni tipo di arredamento;
- Varietà: possiamo trovare questo tipo di vasi in una enorme varietà di forme, colori e dimensioni. Oggi i vasi in ceramica smaltata vengono concepiti come veri e propri elementi di design e per questo destinati per lo più alle coltivazioni indoor;
- Protezione: grazie al loro spessore, i vasi in ceramica, sono in grado di fornire alle piante una certa protezione dagli sbalzi termici;
- Peso: questi vasi sono mediamente più pesanti e proprio per questo, riescono a contenere bene le piante più grandi o alte che con vasi più leggeri tenderebbero a cadere.
Svantaggi
- Assenza di Porosità: la ceramica smaltata difetta di porosità, ciò significa che non essendo il materiale traspirante, tende a trattenere l’umidità nel terreno e questo può essere pericoloso per la maggior parte delle piante grasse, soprattutto se esageriamo con le irrigazioni;
- Costo: i vasi in ceramica smaltata sono spesso pregiati complementi d’arredo, è normale quindi che anche il loro costo sia superiore rispetto ad altri tipi di vasi;
- Peso: il peso può essere un vantaggio perché assicura stabilità anche alle piante più grandi e alte, tuttavia può diventare un grosso limite se questi vasi devono essere spostati;
- Calore: se esposto alla luce diretta del sole, un vaso di ceramica può riscaldarsi molto, il che non è l’ideale per le piante grasse perché potrebbero bruciarsi le radici;
- Fragilità: anche la ceramica è un materiale abbastanza fragile. Se cadono, urtano con qualcosa o se esposti a temperature fredde o gelide, i vasi di questo materiale possono rompersi molto facilmente.
Plastica

I vasi in plastica sono oggi la migliore alternativa ai vasi in terracotta come contenitori per piante grasse. Presentano alcune caratteristiche che molte volte li fanno preferire, in quanto anche le criticità possono essere facilmente corrette con alcuni accorgimenti. Vediamo quali vantaggi presentano rispetto ad altri tipi di materiale e quali sono invece gli svantaggi.
Vantaggi
- Convenienza: I vasi in plastica sono sicuramente i più convenienti ed economici. Se cerchiamo un vaso decorativo e colorato da inserire nel nostro arredamento ma abbiamo un budget basso, i vasi in plastica sono assolutamente la scelta migliore;
- Resistenza: la plastica è un materiale molto più resistente rispetto ad esempio alla terracotta. Non teme gli agenti atmosferici, per cui i vasi di plastica, possono essere lasciati all’aperto anche con temperature gelide. Non si rompono facilmente e mantengono il colore originale più a lungo a differenza dei vasi di terracotta che cambiano colore a causa dell’accumulo di sale dopo l’evaporazione dell’acqua al loro interno;
- Disponibilità: i vasi in plastica sono prontamente disponibili e facilmente reperibili in qualsiasi negozio;
- Riutilizzabilità: sono facilmente riutilizzabili dopo i rinvasi. Basta lavarli e disinfettarli e sono pronti per accogliere una nuova pianta;
- Varietà: oggi i vasi di plastica sono disponibili in una enorme varietà di dimensioni, forme e colori;
- Peso: la particolarità della plastica consiste nel fatto che si tratta di un materiale molto leggero e ciò consente di spostare e trasportare i vasi con molta facilità.
Svantaggi
- Mancanza di traspirabilità: la plastica non è un materiale poroso, non ha quindi la caratteristica della traspirabilità come nel caso della terracotta. La conseguenza diretta di ciò, è che l’acqua all’interno del vaso non evapora attraverso il materiale stesso e quindi tende a ristagnare mantenendo il terreno bagnato più a lungo. Per evitare episodi di marciume, è necessario quindi utilizzare un terreno ben drenante, irrigare meno frequentemente e accertarsi che il vaso sia dotato di fori di drenaggio;
- Degradabilità: la plastica è soggetta a lento e graduale degradamento se esposta costantemente alla luce solare;
- Peso: il peso o la leggerezza della plastica può essere oltre che un pregio, anche uno svantaggio, perché nei posti soggetti a forte vento, i vasi di plastica possono essere spazzati via o fatti cadere danneggiando le piante al loro interno.
Legno

Il legno è un materiale insolito e davvero originale per dei vasi. Tuttavia, può essere un’opzione interessante, data la sua bellezza. È assolutamente indubbio che il legno, in tutte le sue declinazioni, può arricchire e valorizzare qualunque tipo di arredamento, che si tratti di un ambiente interno o esterno. Vediamo quali sono vantaggi e svantaggi di questo materiale.
Vantaggi
- Pregio estetico: la bellezza estetica del legno non ha pari. Oggi è possibile scegliere tra una grande varietà di vasi in legno, che affascinano con il loro aspetto rustico e del tutto naturale. Sono belli da sistemare in casa ma anche in giardino;
- Resistenza: il legno è un materiale molto resistente, infatti non si rompe e può essere lasciato all’aperto quando fa freddo perché resiste alle basse temperature e anche al gelo. È molto utile inoltre, per le piante grasse che sono esposte al sole diretto o in ambienti caldi perché rimane fresco e trattiene umidità.
Svantaggi
- Attitudine a marcire: Il problema principale con il legno è che tende a marcire. Se sistemiamo il vaso in un posto con poca luce solare e scarso flusso d’aria, dal momento che non si asciuga rapidamente dopo una irrigazione, nel tempo può rompersi o dividersi e quindi marcire mettendo a rischio la salute delle nostre piante grasse. Per ovviare a questo problema, possiamo trattare il fondo del contenitore con un sigillante, se lo teniamo all’aperto, stando molto attenti alle irrigazioni. Un’altra soluzione sarebbe quella di rivestirlo con un sacchetto di plastica forato per favorire il drenaggio dell’acqua;
- Durabilità: Per tutti i motivi di cui sopra, il legno potrebbe non durare quanto altri materiali.
Metallo

Anche il metallo, negli ultimi tempi, è diventato un materiale molto gettonato nella produzione di vasi. Ciò è dovuto principalmente al suo valore estetico, perché si adatta perfettamente ai moderni stili di arredamento. I vasi più alla moda, sono oggi realizzati in rame e ottone e li possiamo trovare in diverse forme, colori e dimensioni. Anche questo materiale presenta pregi e difetti che lo rendono più o meno adatto alle piante grasse.
Vantaggi
- Resistenza: Il metallo è molto resistente e come tale può essere riutilizzato più e più volte per piantare le piante grasse;
- Durevolezza: I vasi in metallo sono molto durevoli perché non si rompono, né degradano con le basse o alte temperature. Li potremo quindi utilizzare per molti anni.
Svantaggi
- Ossidazione: i metalli, come ad esempio il ferro, sono suscettibili alla ruggine. Per mantenere le nostre piante grasse al riparo da tale eventualità, dovremo scegliere dei vasi appositamente progettati per le piante, che siano quindi internamente rivestisti con un materiale atto a prevenire l’ossidazione dovuta tanto all’umidità del terreno, quanto agli agenti atmosferici;
- Peso: il metallo è un materiale pesante e quindi non è l’ideale se pensiamo di dover spostare periodicamente le nostre piante grasse. Se decidiamo di utilizzare un contenitore di metallo, è bene sapere che una volta posizionato, sarà difficile spostarlo, a meno che non si tratti di vasi di piccole dimensioni;
- Sensibilità alle temperature: il metallo è un buon conduttore di calore, questo significa che, se esposto a temperature molto alte come quelle estive, può diventare molto caldo bruciando letteralmente le nostre piante. Allo stesso modo, se esposto a temperature molto basse, potrebbe raffreddarsi troppo, gelando la pianta che contiene. A causa di questa sua caratteristica, il metallo appare non essere una buona scelta a lungo termine per piantare piante grasse.
- Mancanza di traspirabilità: il metallo non è assolutamente un materiale traspirante, quindi se il contenitore non è dotato di fori di drenaggio, e purtroppo la maggior parte dei contenitori di metallo non lo è, ciò potrebbe tradursi in un grosso problema per le nostre grassocce.
Vetro

Il vetro è sicuramente un materiale bellissimo e molto elegante in cui piantare le nostre piante grasse. Di certo, i vasi in vetro sono più adatti agli ambienti interni come preziosi complementi d’arredo. Se ti interessa sapere come creare dei piccoli capolavori con piante grasse e vasi di vetro puoi consultare gli articoli che ho scritto sui Terrari, iniziando da qui.
Vantaggi
Al di là della bellezza e dell’eleganza che regala all’ambiente circostante, il vetro non ha molti altri pregi come materiale per un vaso per piante grasse. Se parliamo invece di svantaggi, ne possiamo trovarne più di uno.
Svantaggi
- Assenza dei fori di drenaggio: i contenitori di vetro di solito non hanno i fori di drenaggio con evidenti problemi di deflusso dell’acqua di irrigazione e questo può essere un grave problema per le piante grasse;
- Mancanza di traspirabilità: Oltre al problema del drenaggio, c’è da aggiungere che il vetro non è un materiale traspirante, il che significa che il terreno tenderà ad asciugarsi lentamente, generando problemi di marciume, a meno che, il contenitore non sia dotato di un’ampia apertura che consenta un buon flusso d’aria;
- Si sporca facilmente: il vetro si sporca facilmente e tende a raccogliere i residui dell’acqua d’irrigazione.
- Fragilità: consideriamo inoltre che tra i vari materiali di cui può essere fatto un vaso, il vetro è evidentemente, quello più fragile.
Fibra di vetro

I vasi in fibra di vetro sono realizzati con fibre di vetro intrecciate e materiali in resina. Questi contenitori sono disponibili in diverse forme, colori e dimensioni. In genere i vasi di questo materiale vengono modellati per avere l’aspetto di vasi realizzati con altro materiale come la pietra, l’argilla o il legno.
Vantaggi
- Peso: questi vasi sono molto leggeri, ideali quindi per piantare piante grasse che si prevede di dover spostare;
- Resistenza: il materiale è molto resistente ai cambiamenti di temperatura, e questo consente alle piante che contiene di non subire shock termici;
- Bellezza: i vasi di questo materiale possono essere modellati per assumere forme originali e un aspetto unico, per questo particolarmente adatti agli ambienti interni.
Svantaggi
- Assenza dei fori di drenaggio: questo tipo di vasi di solito non hanno fori di drenaggio, pertanto, per prevenire la putrefazione delle radici, dovremmo provvedere a farli noi stessi;
- Mancanza di traspirabilità: i contenitori in fibra di vetro non sono traspiranti e non consentono quindi all’acqua di irrigazione di evaporare attraverso le loro pareti.
Pietra

I vasi di pietra sono molto caratteristici. Oggi sono disponibili in diverse forme e dimensioni, il che li rende esteticamente molto attraenti.
Esistono due tipi di vasi in pietra:
- I vasi in pietra naturale;
- I vasi in pietra calcarea mista a fibra di vetro.
Possiamo notare la differenza semplicemente sollevandoli. I vasi in pietra naturale sono molto pesanti. Sono resistenti sia alle intemperie che al freddo ma se il vaso cade è molto probabile che si rompa. Inoltre, le pietre naturali tendono ad essere molto più costose. Un’altra particolarità consiste nel fatto che la pietra cambia colore con l’età e il tempo. I vasi in fibra di vetro e calcare sono più resistenti ma con meno capacità di drenaggio.
I vasi in pietra vanno generalmente bene per le piante grasse. Non dimentichiamo che molte di esse, crescono e prosperano tra le rocce.
Cemento

I vasi in cemento sono ideali per gli ambienti esterni. Possono avere un alto valore estetico perché modellati in forme diverse, dalle più semplici a quelle più complesse e ricche di intarsi.
Vantaggi
- Il cemento è un materiale resistente alle più diverse condizioni meteorologiche e per questo adatto alle piante grasse;
- È un materiale poroso che consente all’acqua e all’aria di entrare e uscire liberamente. Questa qualità rende i vasi in cemento ideali per i cactus poiché previene la putrefazione delle radici;
- È durevole;
- Isola bene;
- Il materiale pesante può resistere a forti venti.
Svantaggi
- I vasi in cemento sono molto pesanti e difficili da trasportare;
- Possono essere costosi;
- Spesso sono disponibili in grandi dimensioni e adatti solo per ambienti esterni.
Hypertufa

L’hypertufa è probabilmente un materiale sconosciuto ai più, eppure risulta essere molto in voga negli ultimi tempi. Diciamo che si tratta di una imitazione del tufo, una roccia naturale di origine vulcanica che veniva utilizzata dai giardinieri inglesi per realizzare vasi, ornamenti e decorazioni. Era molto popolare fino a quando non è diventato difficile da trovare. Ecco quindi che si sono inventati un modo per “mescolare” vari ingredienti insieme e modellare recipienti leggeri che erano più facili da spostare. Questo materiale sta diventando sempre più popolare tra i coltivatori perché ha molti pregi e zero difetti oserei dire.
- È possibile realizzarlo in casa usando cemento, sabbia e torba o fibra di cocco;
- È molto economico;
- È molto resistente alle intemperie e può sostenere temperature fino a -30° C;
- È un materiale molto poroso, quindi molto adatto per le piante grasse;
- È molto leggero, e quindi i vasi in questo materiale possono essere spostati con estrema facilità;
Insomma, è un materiale che vi consiglio assolutamente perché racchiude in sé molti dei pregi propri di altri materiali, diventando forse la scelta d’elezione per la coltivazione delle piante grasse.
Forma del vaso
Quando si parla di forma dei vasi, intendiamo fondamentalmente la distinzione tra vasi lunghi e vasi piatti. La profondità del vaso è un fattore molto importante perché, se si effettua la scelta sbagliata, ciò potrebbe interferire con la crescita della nostra pianta grassa.
Per non sbagliare dobbiamo conoscere bene la pianta che andiamo a mettere a dimora nel vaso, perché la profondità dello stesso dovrebbe essere proporzionata al naturale processo di crescita della nostra succulenta o del nostro cactus.
Ci sono piante grasse ad esempio, che pur crescendo molto, hanno un apparato radicale poco esteso. Ce ne sono altre, che pur di piccole dimensioni, hanno un apparato radicale importante.
Diciamo, in linea generale, che le piante con radici fascicolate necessitano di un vaso più largo che lungo proprio perché la radici si estendono in orizzontale. È il caso delle Agavi, delle Echeveria, delle Gasterie, Aeonium, solo per citarne alcune tra le succulente. Tra i cactus invece, necessitano di un vaso poco profondo, i Ferocactus, gli Echinocereus o i Gymnocalycium, tra i tanti.
Le grasse che invece hanno radici a fittone che si estendono in verticale necessitano di vasi profondi. Ci sono casi in cui il corpo della pianta risulta addirittura più piccolo rispetto all’apparato radicale. In ogni caso, esempi di succulente che necessitano di un vaso lungo sono gli Adromischus, le Haworthia, i Lithops, mentre tra i cactus abbiamo i Thelocactus, gli Ariocarpus, i Coryphantha, alcune Mammillarie ecc.
Va da sé che usare un vaso profondo per un apparato radicale poco esteso genera un accumulo di umidità che a lungo andare può portare a marciume radicale. Al contrario, usare un vaso poco profondo per una pianta con un apparato radicale importante può pregiudicarne lo sviluppo e la crescita.
Dimensione del vaso
Scegliere la dimensione giusta per il vaso delle nostre piante grasse, non è sempre facile e molto spesso siamo indotti in errore a causa di convinzioni sbagliate.
Per regolarci, esiste una regola generale: scegliamo sempre un vaso che sia il 10% più largo della pianta. Pertanto, se una pianta è larga 10 centimetri, sceglieremo un vaso largo 11 o al massimo 12 centimetri. Possiamo anche regolarci partendo dalla dimensione del vaso precedente e scegliendo sempre un vaso di una misura più grande non di più. Non usiamo un vaso troppo grande per lasciarci le piante per molti anni, ma seguiamo la crescita fornendo solo quando è necessario, un vaso più grande.
Se vogliamo realizzare una composizione nello stesso vaso, è bene lasciare un po’ di spazio intorno a ciascuna pianta, in modo che possano avere un po’ di spazio per crescere. Una disposizione fitta può essere bella e accattivante appena realizzata ma in seguito impedirà alle piante di crescere nel modo giusto. Consideriamo sempre uno spazio di almeno 2 – 2,5 centimetri e scegliamo la dimensione del vaso di conseguenza.
Drenaggio
Qualunque sia il materiale, la forma, la dimensione del vaso che andremo a scegliere per le nostre piante grasse, la prima cosa di cui dobbiamo accertarci è che sia dotato dei fori di drenaggio. Questi sono necessari affinché, dopo l’irrigazione, l’acqua in eccesso possa defluire fuori dal vaso e non ristagnare mantenendo il terreno inzuppato. Sappiamo che le piante grasse sono geneticamente programmate per sopravvivere alla mancanza d’acqua per lungo periodo. Se ne ricevono in eccesso, possono andare incontro a problemi importanti come il marciume. Per ovviare a questo, se il vaso non ha i fori di drenaggio dovremo provvedere a crearli prima di piantare il nostro cactus o la nostra succulenta.
Credit: Foto di Sue Rickhuss da Pixabay; Photo by Kara Eads on Unsplash; Photo by Daria Liudnaya: https://www.pexels.com/photo/photo-of-succulent-plants-on-top-of-round-table-7354793/; Photo by Phoenix Han on Unsplash; Photo by Scott Webb: https://www.pexels.com/photo/photo-of-plant-on-pot-1022922/; “190608 108 Kensington Garden Tour – House 3 on Westminster Terrace, outdoor kitchen and dining area, potted succulent collection” by cultivar413 is licensed under CC BY 2.0.

