Come realizzare un Kokedama
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Come realizzare un Kokedama

Nel precedente articolo “Kokedama: la tendenza verde che arriva dal Giappone”, abbiamo scoperto cosa sono i Kokedama, quali sono le loro origini e quali le materie prime sono le più adatte a realizzare queste piccole meraviglie, sempre più amate e desiderate. In questo articolo, vi parlerò di come realizzare passo-passo un Kokedama e come prendersene cura, fronteggiando gli eventuali problemi che si possono presentare.

Come realizzare un Kokedama passo-passo

Per prima cosa, procuriamoci tutti i materiali, ossia:

  1. Terriccio per bonsai o i singoli elementi per creare il mix adatto (terreno keto, terreno akadama, muschio di sfagno, carbone vegetale);
  2. Una piantina che ci piace, tenendo conto delle indicazioni di cui al precedente articolo;
  3. Muschio, preferibilmente del genere Hypnum. Non andate però a raccoglierlo nei boschi senza prima informarvi. In molte zone d’Italia, è considerato una specie protetta e potreste incorrere in spiacevoli sorprese. Se non lo avete in giardino, meglio comprarlo.
  4. Spago o filo di cotone.

Possiamo ora procedere alla realizzazione del Kokedama. Il tutto avviene per fasi ed è molto, molto semplice.

La prima cosa da fare è mettere per un po’ in ammollo il muschio di sfagno per farlo ammorbidire, quindi lo strizziamo e lo tritiamo per lavorarlo meglio.

Successivamente , dobbiamo munirci di una ciotola nella quale preparare il terreno per formare i Kokedama. Mescoliamo insieme 6 parti di terreno Keto, 2 parti di terreno Akadama, una parte di sfagno e una di carbone vegetale.

Una ricetta alternativa e ugualmente indicata per il Kokedama, se non riusciamo a trovare i materiali suddetti, si compone di terriccio universale, humus di lombrico, pomice e zeolite.

A questo punto impastiamo il tutto aggiungendo acqua poco alla volta per non rischiare di rendere l’impasto una fanghiglia.

Quando il tutto è ben amalgamato e dalla consistenza liscia, prendiamone la giusta quantità e formiamo una polpettina che stia sul palmo di una mano,(questa dovrebbe essere la giusta dimensione).

Prendiamo ora la nostra piantina e andiamo a rimuovere il terreno tutto intorno alle radici cercando di non danneggiarle e tagliamo quelle che sono troppo lunghe o eventualmente già danneggiate.

Riprendiamo la nostra pallina di terra e pratichiamo un bel buco al centro, quasi a formare un vasetto dove alloggiare la piantina già preparata.

Diamole la forma con le mani e il nostro Kokedama è quasi pronto.

Ora bisogna occuparsi del muschio. Intanto dobbiamo inumidirlo in modo che possa aderire bene alla pallina di terra e successivamente applicarlo attorno ad essa come fosse una coperta.

Per essere sicuri che il muschio non si stacchi e rimanga ben aderente e fissato alla nostra creazione, un passaggio necessario è quello di avvolgerlo con lo spago o con del filo di cotone. Nel passare il filo, bisogna prestare attenzione affinché il Kokedama non perda la forma originale. Iniziamo facendo un giro forma a X e a mano a mano avvolgiamo il filo in tutte le direzioni in modo uniforme.

Ci siamo, la nostra creazione è pronta. Prima però di sistemare il Kokedama con la decorazione finale, che sia un piatto, una ciotola, un pezzo di legno e così via, dovremo immergerlo in una ciotola piena di acqua e lasciarlo in ammollo per almeno 10 minuti. Facciamo scolare l’acqua in eccesso e procediamo con la decorazione a nostro piacimento.

Proprio facile, vero? Realizzare un Kokedama è un’attività alla portata di tutti.

Che siate bravi nei lavori manuali o meno, che siate esperti o neofiti del giardinaggio, che abbiate bisogno di rilassarvi o semplicemente di sperimentare qualcosa di nuovo, cimentarvi con questa attività divertente e gratificante, può essere un’ottima scelta. Sarà altrettanto semplice prendersene cura? Scopriamolo subito.

Come prendersi cura di un Kokedama

Per gestire al meglio un Kokedama, dobbiamo considerare quattro fattori fondamentali:

  1. Ventilazione;
  2. Esposizione;
  3. Irrigazione;
  4. Controllo della crescita.

Teniamo conto che il nostro obiettivo non è solamente la cura della piantina nel Kokedama, ma anche del muschio che lo avvolge, che ha delle sue specifiche esigenze.

Ventilazione

Il muschio del genere Hypnum, che è quello generalmente utilizzato per i Kokedama, preferisce un ambiente umido, luminoso e arioso.

Posizioniamo quindi la nostra creazione in un luogo che goda di un buon flusso d’aria e con un buon grado di umidità. Evitiamo le stanze chiuse, senza un buon ricircolo dell’aria, come gli ingressi o stanze come il bagno e la cucina, se nonostante il buon grado di umidità, non godono di una buona areazione. Questa circostanza potrebbe facilitare l’insorgenza della muffa e conseguentemente il decadimento del muschio. Altra cosa importante è evitare di posizionare il Kokedama in prossimità dei termosifoni o in corrispondenza dei condizionatori d’aria.

Se teniamo il Kokedama all’esterno, evitiamo di metterlo direttamente a terra ma utilizziamo delle mensole oppure preferiamo la soluzione dei Kokedama appesi. Una posizione in cui sia troppo esposto al vento non va bene.

Esposizione

Poiché il muschio è una pianta autoportante sprovvista di radici, va a creare i nutrienti di cui ha bisogno per sopravvivere attraverso la fotosintesi, ragion per cui, non può vivere senza la luce del sole. L’idea che il muschio cresca in ombra senza mai essere toccato dalla luce solare è assolutamente sbagliata. Tuttavia, evitiamo di esporlo al sole quando i raggi sono troppo forti, come in estate , perché si brucerebbe. L’ideale sarebbe l’esposizione per qualche ora al mattino oppure una posizione in cui riceva una luce filtrata, come vicino a finestre in vetro satinato o con tende trasparenti.

Irrigazione

Anche per quanto riguarda l’irrigazione dobbiamo tener conto delle esigenze tanto della pianta, quanto del muschio. Ecco perché esistono due metodi per innaffiare il Kokedama:

  • Tramite nebulizzazione;
  • Tramite immersione.

Capire quale sia il momento giusto per bagnare il Kokedama, non è semplice. Possiamo intuirlo dai segnali che ci manda la pianta al suo interno, o meglio ancora, possiamo fare dei test prendendo in mano il Kokedama. Se lo sentiamo asciutto e molto leggero, è il momento di irrigare. Il modo migliore per fornire acqua alla pianta è quello di prendere il Kokedama e immergerlo in una bacinella piena d’acqua a temperatura ambiente, né troppo fredda quindi, né troppo calda e lasciarlo in ammollo finché non smette di fare le bolle.

A quel punto, l’acqua assorbita avrà raggiunto le radici della pianta idratandole a sufficienza. Tiriamo fuori il Kokedama e lasciamo scolare l’acqua in eccesso prima di rimetterlo nella sua posizione. Ovviamente la frequenza d’irrigazione dipende molto dalle condizioni ambientali in cui vive il Kokedama. In un clima caldo e asciutto avrà bisogno di irrigazioni più frequenti, anche più volte a settimana, ad esempio in estate, per poi diminuirle in inverno. Una cosa da tenere a mente è che bisognerebbe innaffiare preferibilmente la sera tardi o la mattina presto, specie in estate, altrimenti l’acqua tenderebbe a riscaldarsi troppo all’interno del Kokedama cuocendo le radici della pianta.

Per  quanto riguarda il muschio, sebbene possa sopportare un po’ di siccità, ha bisogno di un certo livello di umidità per mantenere la sua consistenza e quel bel verde brillante. Non aspettiamo di immergere il Kokedama in acqua per idratare il muschio ma nebulizziamolo con uno spruzzino anche giornalmente senza esagerare. Regoliamoci sempre con il livello di umidità dell’ambiente in cui il Kokedama è inserito.

Controllo della crescita

Premettendo che tutte le piante potrebbero essere utilizzate per realizzare un Kokedama, generalmente la scelta cade, per ragioni di opportunità, su quelle che mantengono dimensioni contenute e che sono a crescita lenta. Nonostante ciò, se la pianta si mantiene in salute, col passare del tempo tenderà a crescere e allora dovremo procedere a effettuare una regolare potatura. Quando la crescita è tale che le radici iniziano a spuntare dalla palla o dal muschio, allora è necessario procedere col trasferimento della pianta in un Kokedama di maggiori dimensioni. In genere, se non ci sono particolari problemi, un Kokedama dovrebbe durare almeno due o tre anni, anche perché il muschio, se ben trattato, ha una vitalità molto forte. Trascorso tale periodo potrebbe essere necessario reimpiantarlo.

Il reimpianto del Kokedama

Il reimpianto del Kokedama può essere effettuato ogni due o tre anni, preferibilmente nel periodo che va da marzo ad aprile, quando la pianta inizia a germogliare. Questa operazione si rende necessaria quando c’è una crescita eccessiva delle radici o quando si verificano dei problemi di marciume, tali da compromettere la salute della piantina. Per effettuare il reimpianto, procediamo per fasi.

  1. Come prima cosa, andiamo a tagliare il filo di fissaggio e rimuoviamo il muschio; 
  2. Prendiamo la piantina e laviamo le radici per eliminare tutto il terreno intorno;
  3. Tagliamo via tutte le radici danneggiate;
  4. Inseriamo la piantina ripulita nella nuova pallina di terriccio;
  5. Ricopriamo col muschio fresco, se quello precedente ha perso vitalità;
  6. Riavvolgiamo con filo e irrighiamo e il gioco è fatto.

Potremo goderci il nostro Kokedama ancora per molto tempo.

Come concimare un Kokedama

Quando si parla di concimazione relativamente ad un Kokedama, bisogna precisare subito che la pianta al suo interno e il muschio all’esterno hanno esigenze assolutamente diverse.

Mentre la piantina potrebbe avere bisogno di essere concimata di tanto in tanto per mantenere radici e foglie in salute o per favorire la fioritura, la stessa cosa non vale per il muschio. Questo non ha bisogno di essere concimato, anzi, la somministrazione di fertilizzante troppo concentrato potrebbe farlo diventare marrone o addirittura farlo morire.

E allora, se la piantina ha bisogno di nutrienti aggiuntivi durante il periodo di crescita, possiamo fornirle del fertilizzante liquido diluito in acqua da somministrare attraverso una pompetta o un innaffiatoio specifico per piante grasse il modo da bagnare direttamente il terriccio senza contaminare il muschio. Si può anche ricorrere a quello a lenta cessione, granulare o in bastoncini da posizionare sempre sul terreno e mai sul muschio.

Problemi comuni dei Kokedama e soluzioni

I problemi che si possono riscontrare quando si coltiva un Kokedama, possono riguardare la pianta, il muschio o entrambi.

La pianta è in salute ma il muschio muore

Può capitare che la piantina all’interno del Kokedama goda di ottima salute, mentre il muschio fuori è diventato marrone e privo di vitalità.

In questo caso, significa che l’ambiente di crescita non è ottimale. Il muschio può diventare marrone per diverse ragioni:

  • Cattiva esposizione. Il Kokedama deve essere posizionato in un posto che riceva luce solare brillante ancorché filtrata per permettere al muschio di foto-sintetizzare, perché è l’unico modo in cui produce nutrienti;
  • Il muschio ama l’umidità ma non in eccesso quindi deve stare in posto ben ventilato, perché ha bisogno di bagnarsi e asciugare per poi bagnarsi di nuovo;
  • Non sopporta l’acqua stagnante, ad esempio nel contenitore dove è posizionato, perché lo farebbe marcire;
  • Infine, non usiamo fertilizzante sul muschio, non ne ha bisogno.

Una buona abitudine, per mantenere il Kokedama più a lungo, sarebbe quella di portarlo fuori di tanto in tanto, anche magari in una giornata di pioggia, per farlo bagnare e godere dell’umidità naturale dell’aria.

Un altro problema che può colpire il muschio è la muffa che si genera per eccesso di umidità, scarsa ventilazione, cattivo drenaggio dell’acqua. In questi casi, sarebbe meglio prevenire che curare. Se ci accorgiamo di questo ospite indesiderato, spostiamo il Kokedama all’aperto o in un luogo soleggiato come ad esempio sul balcone e lasciamolo asciugare bene. A questo punto possiamo utilizzare dell’aceto di legno diluito per togliere la muffa. Procediamo imbevendo un po’ di garza nel liquido e la passiamo sulla muffa per rimuoverla. Stiamo attenti a non far cadere l’aceto di legno sul muschio.

Se non riusciamo a recuperare il muschio, nonostante il cambiamento dell’ambiente di crescita, allora possiamo rimuoverlo e riapplicare del nuovo muschio fresco e in salute.

Il muschio è in salute ma la pianta muore

Può verificarsi anche il caso contrario a quello precedente. Vediamo la piantina pian piano perdere vitalità o addirittura morire mentre il muschio fuori è bello verde e folto.

Quando questo capita, significa che abbiamo sbagliato qualcosa nell’irrigazione. In molti credono che basti vaporizzare giornalmente la pallina per essere a posto con le esigenze idriche della composizione. Questo è del tutto sbagliato perché se il terreno all’interno non riceve abbastanza acqua la pianta muore per disidratazione. Affinché le radici possano assorbire l’acqua dal terreno avvolto nel muschio, c’è un solo metodo ed è quello di immergere completamente il Kokedama in acqua.

Se ci accorgiamo della presenza di mosche o altri insetti sul Kokedama potrebbe essere il segnale del marciume radicale, quindi rompiamo la palla di muschio e verifichiamo lo stato di salute delle radici. Se c’è marciume, ripuliamo il tutto e ripiantiamo in un nuovo terreno.



Credit: “Kokedama String Garden” by ProFlowers.com is licensed under CC BY-NC 2.0; “クロマツの苔玉” by yoppy is licensed under CC BY 2.0; “Petite Planet Kokedama Studio” by gergelyhideg is licensed under CC BY 2.0;

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