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succulente

Euphorbia milii, dal rinvaso alle malattie comuni

Nonostante un nome che evoca circostanze infauste, la Spina di Cristo o Euphorbia Milii, è una pianta di grande bellezza, facile da coltivare, con una grande capacità di adattamento e soprattutto generosa nelle sue fioriture. Ecco perché ultimamente è diventata tanto popolare. Sebbene abbia esigenze semplici, come per tutte le piante, una buona manutenzione la renderà non solo più longeva, ma anche più bella nel suo portamento e più produttiva in termini di fioritura.

Rinvaso

Il rinvaso è la prima operazione che dovremmo compiere quando portiamo a casa la nostra Euphorbia milii. Generalmente infatti, la maggior parte delle piante in commercio, vengono fatte radicare in un terreno poco adatto che alla lunga può rivelarsi dannoso. La nostra priorità è quindi mettere a dimora la nostra piantina in un substrato ideale che sia leggero e altamente drenante.

Usiamo un vaso preferibilmente di terracotta, dotato degli appositi fori di drenaggio e che sia di una o due misure più grandi di quello precedente, non di più perché altrimenti la pianta tenderebbe a consumare le sue energie nella produzione di radici a scapito della fioritura.

Dopo il primo rinvaso, procedere con il successivo solo quando la pianta è diventata troppo grande per il suo contenitore. Generalmente le piante giovani crescono più velocemente di quelle adulte, quindi è bene rinvasare ogni anno o al massimo ogni due anni. Per le piante mature si può rinvasare ogni tre o quattro anni.

Il periodo migliore per il rinvaso è la primavera o l’estate quando la nostra Euphorbia Milii è più in forze. Allo scopo muniamoci di :

Una volta reperito il materiale, procediamo in questo modo:

  1. Riempiamo il fondo del contenitore con uno strato di argilla espansa o ghiaia grossolana per favorire il drenaggio dell’acqua ed evitare ristagni idrici a livello radicale;
  2. Aggiungiamo il substrato di terriccio ben drenante;
  3. Indossiamo guanti da giardino magari in pelle e maniche lunghe per proteggerci dalle lunghe e appuntite spine e soprattutto dalla linfa lattiginosa altamente urticante;
  4. Prendiamo la pianta dalla base vicino al terreno con una mano e  con l’altra allentiamo il vaso per rimuoverlo dalla zolla;
  5. A questo punto è importante scuotere bene la pianta e rimuovere il terreno in eccesso dalle radici;
  6. Adagiamo in posizione ben dritta la pianta sul substrato;
  7. Riempiamo il vaso con il substrato fino a pochi centimetri dal bordo superiore e cerchiamo di compattarla in modo che non si creino delle sacche d’aria intorno alle radici;
  8. Posizioniamo l’Euphorbia Milii appena rinvasata, in un posto dove possa ricevere almeno quattro ore di luce solare al giorno e innaffiamo regolarmente.

Potatura

Euphorbia milii detta anche Spina di Cristo

La potatura è un passaggio molto importante per questo tipo di pianta. Consideriamo che con il passare del tempo la Spina di Cristo può raggiungere dimensioni notevoli e può addirittura spogliarsi delle foglie nella parte inferiore.

Essendo un arbusto, è necessario anche controllare la crescita dei rami per impedire che questi intrecciandosi tra di loro rendano difficile la corretta fioritura della pianta. Ogni anno si procede quindi, recidendo i rami più vecchi alla base e accorciando quelli troppo lunghi.

La potatura è ben tollerata dalla pianta e sebbene il periodo più adatto sia l’inizio della primavera, tra marzo e aprile, in realtà può essere praticata tutto l’anno. Ovviamente è necessario usare solo cesoie ben affilate e disinfettate, anche dopo ogni taglio, per evitare la penetrazione di germi o virus. Durante le operazioni di potatura è buona norma utilizzare guanti o maniche da giardinaggio e io direi anche degli occhiali protettivi, per proteggere gli occhi durante il taglio, dagli schizzi di lattice che è altamente irritante sia per la pelle, sia per le mucose. Se teniamo la pianta in casa, è preferibile spostarsi all’esterno per compiere le operazioni di potatura.

Propagazione

Subito dopo le operazioni di potatura possiamo approfittare dei rametti tagliati per moltiplicare la nostra Euphorbia milii e ottenere numerose altre piantine. In realtà esistono due metodi diversi per propagare la Spina di Cristo: per seme  e per talea.

Propagazione per talea

Il tipo di propagazione più comune per l’Euphorbia milii è quella che avviene per talea dei rami. Il periodo migliore per procedere è la primavera. Si tagliano generalmente le cime dei rami più giovani. Ogni taglio dovrebbe essere di almeno dieci centimetri avendo cura di rimuovere tutte le foglie tranne quelle superiori. Dopo il taglio praticato con una lama pulita e affilata,  è consigliato immergere i rametti in acqua tiepida in modo che si arresti l’emorragia di lattice che fuoriesce dal taglio stesso.

A questo punto, lasciamo riposare le talee su un tovagliolo di carta o un giornale per un giorno o più affinché il taglio si asciughi e si formi il callo cicatriziale e poi le mettiamo radicare in vasetti riempiti con sabbia e torba. Mettiamo i vasetti dove possiamo assicurare una temperatura di almeno 20 gradi e una buona luminosità. Entro poche settimane le talee avranno formato le prime radici. Quando compaiono le prime foglie, allora possiamo spostare le talee nei loro vasi definitivi.

Propagazione per seme

La propagazione per seme è sicuramente più complessa rispetto alla propagazione per talea, ma ci si può comunque provare. Si prepara un substrato di coltivazione, si spargono i semi e si ricoprono leggermente di terra e poi si procede ad inumidirli con un nebulizzatore. Per creare l’effetto serra, dovremo ricoprire il contenitore con della pellicola trasparente, in modo da facilitare la germinazione. Riponiamo in un luogo caldo e luminoso ma non esposto direttamente al sole. Per evitare muffe rimuoviamo quotidianamente la pellicola per arieggiare. Nel giro di tre o quattro settimane, dovrebbero comparire le prime piantine. Quando raggiungono la dimensione di circa 10 centimetri, possono essere spostate nei vasetti di destinazione.

Problemi comuni e malattie

Quando si parla di problemi dell’Euphorbia milii, ci si riferisce fondamentalmente alle infestazioni da parassiti o alle malattie di natura fisiopatologica.

Per quanto riguarda il primo caso, possiamo dire che questo tipo di pianta soffre raramente per l’attacco di parassiti. Ciononostante, possiamo dire che è la cocciniglia cotonosa quella che con maggiore probabilità va ad attaccare la Spina di Cristo, unitamente a diversi tipi di acari. Lo si rileva principalmente per le piante tenute in casa. Come intervenire in questi casi?

La soluzione migliore è rimuoverli manualmente evitando l’uso di insetticidi. Possiamo usare un batuffolo di cotone imbevuto di acqua saponata e lo passiamo sulle foglie per pochi secondi. 

Per quanto riguarda i problemi di natura fisiopatologica, i più comuni sono:

  • il marciume radicale;
  • la perdita improvvisa di tutte le foglie;
  • l’ingiallimento delle foglie.

Il marciume radicale è una condizione provocata sostanzialmente dall’eccesso di innaffiature o dal fatto che il substrato nel quale l’Euphorbia milii è stata piantata, non è sufficientemente drenante. Il marciume radicale può essere fatale per la pianta. Si potrebbe intervenire svasando, così da tagliare le radici marce e lasciare asciugare quelle ancora sane, e sostituire poi il substrato con uno più adatto. Se l’apparato radicale è irrimediabilmente compromesso, si può procedere tagliando delle talee per ottenere nuove piante.

Un altro evento che può essere sintomo di malessere della pianta è la perdita delle foglie ma non necessariamente. Infatti, i rami più maturi tendono a perdere sporadicamente le foglie e anche d’inverno le foglie tendono a cadere per effetto delle basse temperature. Se l’evento però si verifica in maniera improvvisa, magari nelle condizioni climatiche in cui la pianta dovrebbe stare bene, allora significa che qualcosa la sta stressando. Il più delle volte è l’irrigazione eccessiva o lo scarso drenaggio a provocare questa situazione. Diminuiamo le innaffiature e piano piano vedremo le foglie ricrescere sane. 

L’Euphorbia milii si contraddistingue tra le altre cose, per il bel colore verde intenso delle sue foglie. Quando curiamo la nostra pianta in maniera inadeguata, è proprio il colore delle foglie uno dei primi rivelatori dello stress a cui essa è sottoposta. Le foglie iniziano a ingiallire e a cadere più velocemente. Perché allora le foglie della nostra Spina di Cristo diventano gialle? L’ingiallimento può essere dovuto a diversi fattori, principalmente :

  • mancanza di acqua. Di solito quando c’è carenza di acqua le foglie tendono ad avvizzire e ad ingiallire, regoliamo quindi l’irrigazione;
  • rapidi sbalzi di temperatura. Queste piante preferiscono temperature elevate. Spostiamole se possibile o ripariamole quando inizia a gelare, altrimenti le foglie potrebbero iniziare a ingiallire e la pianta potrebbe eventualmente anche morire;
  • scarsa qualità del terreno, le foglie possono diventare gialle semplicemente perché non ricevono i nutrienti di cui hanno bisogno. Un ambiente ad alto contenuto di fosforo può aiutare le piante mature a prosperare, aggiungiamo quindi del fertilizzante liquido ma non nei mesi invernali.

Tossicità

Sebbene l’Euphorbia milii sia una pianta molto apprezzata e popolare, non solo come pianta da esterno ma anche come pianta d’appartamento, è necessario prestare molta attenzione quando si maneggia e soprattutto se si hanno bambini o animali domestici.

Al suo interno scorre infatti una linfa bianca lattiginosa che contiene esteri del forbolo, sostanze altamente tossiche e velenose. Questo fluido può provocare irritazione della pelle, dermatiti e gonfiore oltre che problemi agli occhi, addirittura cecità temporanea.

Per questo motivo, indossare sempre guanti , occhiali e altri indumenti protettivi  durante la potatura della pianta e avere cura di lavare le cesoie con acqua e pulirle con un panno disinfettato con alcol denaturato. Stiamo particolarmente attenti con animali e bambini perché se ingerita, qualsiasi parte della pianta, può provocare irritazione o formazione di vesciche alla gola e alla bocca, forte dolore allo stomaco o all’addome e vomito.

Credit: “Coroa-de-espinho (Euphorbia milii)” by Mauricio Mercadante is licensed under CC BY-NC-SA 2.0; “euphorbia milii” by vhines200 is licensed under CC BY-ND 2.0; “euphorbia milii” by vhines200 is licensed under CC BY-ND 2.0;

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