Piante grasse in primavera
Mondo Grasse

Piante grasse in primavera

Siamo a metà del mese di Marzo e già riusciamo a sentire nell’aria che la primavera è alle porte. Clima più mite, giornate più lunghe, prati che si ricoprono di un meraviglioso manto verde disseminato di fiorellini gialli. Questo è ciò che, per fortuna, mi capita di vedere giornalmente.

Per chi ama le piante grasse, la primavera è il periodo più bello dell’anno perché significa risveglio vegetativo. Escono dalla dormienza invernale e subito si mettono in mostra con le loro forme, i colori che riprendono vigore e i loro primi accenni di fioritura.

Dopo avere sofferto insieme a loro durante il freddo inverno, non solo per l’apprensione di vederle soffrire o magari morire, ma anche per il fatto di dovere ridurre all’osso le nostre amorevoli cure, finalmente possiamo riprendere ad accudirle per prepararle al meglio al periodo estivo.

Ricordiamoci però di non esagerare, perché se siamo stati bravi in inverno mantenendole in salute fino alla primavera, non vorremo di certo farle morire ora per le troppe attenzioni. Vediamo di seguito come gestire le nostre amate piante grasse durante il passaggio dall’inverno alla primavera e come prepararle alla crescita estiva.

Come prendersi cura delle piante grasse durante la stagione primaverile?

Come sappiamo bene, ogni stagione ha le sue regole quando si tratta di cura e manutenzione delle piante, specialmente se parliamo di piante grasse.

Il modo migliore per assicurarci che siano sane e possano prosperare durante la primavera, è avere fornito loro le migliori condizioni nella stagione invernale in termini di esposizione, temperature, umidità, sia che le abbiamo tenute in casa, sia che le abbiamo ricoverate in serra fredda.

In quest’ultimo caso, può essere davvero una sfida, perché il rischio di ottenere il risultato opposto a quello desiderato è alto. Se non vogliamo ritrovare le nostre grassocce ridotte in poltiglia quando le andiamo a mettere fuori serra, dovremo assicurarci di rispettare tutti gli accorgimenti necessari. Di questo tema parlo diffusamente nell’articolo “Piante grasse in serra: istruzioni per l’uso”.

Nel caso in cui, tutto è andato secondo i piani, e le nostre piantine sono in salute, allora iniziamo con le grandi manovre primaverili. La parola d’ordine, nella transizione tra l’inverno e la primavera, è gradualità.

Temperature

Le abbiamo tenute al riparo in casa, nel vano scale o in serra, per proteggerle dalle basse temperature e adesso che queste si stanno gradualmente alzando possiamo aiutarle a beneficiarne. Con temperature che si attestano al di sopra dei 10-12 gradi, possiamo iniziare a portare le nostre piante all’esterno ma in maniera graduale.

Ricordiamo sempre che marzo è un mese molto strano e potrebbero esserci giornate con cali bruschi di temperature e comunque se anche le temperature si alzano di giorno, di notte potrebbero ancora essere troppo basse.

Possiamo esporle alla luce, di giorno, quando le temperature sono più alte e ricoverarle per la notte fin quando non ci sarà una certa uniformità delle stesse. Il graduale spostamento delle piante grasse all’esterno, le aiuterà ad acclimatarsi al loro nuovo ambiente senza subire alcun effetto dannoso. In questa fase bisogna avere molta pazienza, perché il processo di acclimatamento può richiedere anche alcune settimane.

Esposizione

Quando le temperature si alzano, le piante escono dalla dormienza, ma per crescere attivamente hanno bisogno di una maggiore quantità di luce. Più luce significa infatti maggiore capacità di fotosintetizzare e quindi produrre energia e nutrienti.

Per fornire maggiore quantità di luce alle piante, la prima cosa da fare è quella di riportarle all’esterno, in balcone, veranda o giardino. La domanda è: quando e come farlo nel modo giusto?

Una raccomandazione è d’obbligo: non esponiamo le piante grasse alla luce solare diretta il primo giorno caldo della stagione. Un passaggio improvviso da una luce scarsa a una luce troppo intensa potrebbe bruciare accidentalmente le foglie della nostra succulenta.

Per evitare ciò, scegliamo di portarle fuori per la prima volta in un giorno un po’ nuvoloso, quando la luce sebbene più intensa è comunque filtrata dalle nuvole. Gradualmente, nel tempo, possono essere sistemate nel luogo definitivo che riceve la quantità di luce solare adatta al tipo di pianta.

Irrigazione

In inverno le piante grasse sono per la maggior parte in riposo vegetativo. Crescendo molto lentamente o non crescendo affatto, esse non hanno bisogno di essere innaffiate, se non di rado, perché la riserva di acqua accumulata nei loro tessuti succulenti, le rende autosufficienti per tutta la durata dell’inverno.

Quando arriva la primavera però, con l’allungarsi delle giornate e l’aumento delle temperature, anche il tasso di evapotraspirazione è in aumento. Ciò significa che, con l’aumento della temperatura, il terreno si asciugherà più rapidamente e le piante grasse perderanno altrettanto rapidamente acqua dai loro tessuti.

Proprio per questo motivo, le nostre piante avranno bisogno di essere di nuovo idratate con regolarità. Senza contare il fatto che, riprendono il loro periodo di crescita attiva e richiedono più acqua per sostenere il loro sviluppo. 

Iniziamo ad innaffiare abbondantemente, in modo che le radici riescano ad idratarsi e facciamo in modo che tutta l’acqua in eccesso defluisca al di fuori del vaso, in modo da evitare il marciume e le infestazioni di parassiti, come le cocciniglie. Facciamo questa operazione almeno due volte al mese.

Il fattore irrigazione è molto importante in questo periodo dell’anno perché, le piante adeguatamente irrigate, avranno maggiori possibilità di formare boccioli e fiorire quando arriva il tempo.

Concimazione

Risveglio vegetativo non significa solo maggiore fabbisogno di luce e acqua, ma in questo periodo è anche opportuno iniziare a nutrire le nostre piante grasse fornendo quei nutrienti di cui hanno bisogno per sostenere una crescita rigogliosa ma soprattutto delle fioriture generose.

Dopo un inverno passato a digiunare, tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, possiamo iniziare a fornire fertilizzante liquido specifico per cactus e succulente che abbia quindi una formula molto bilanciata (15-15-15) in modo da favorire la ripartenza della pianta.

Potremmo usare anche un concime che sia maggiormente ricco di fosforo per favorire una maggiore fioritura. La concimazione andrebbe effettuata almeno una volta al mese. È consigliabile applicare la metà della forza consigliata per il primo mese per evitare di bruciare le radici delle piante. Non esageriamo però, perché concimare troppo è peggio che non concimare affatto.

Piante grasse in primavera: il momento giusto per rinvasi e potature

Al di là del cambio di abitudini nella cura quotidiana delle nostre piante grasse, la primavera è anche il momento ideale per procedere con le eventuali operazioni di rinvaso e potatura. Prima di questo però, è opportuno osservare attentamente le nostre piante e cercare di capire di cosa hanno bisogno.

Ripuliamole da eventuali foglie morte, e se è presente della polvere sulle foglie, cerchiamo di rimuoverla con un pennellino morbido o con un panno pulito e umido per quelle che hanno le foglie più grandi. Questo passaggio è importante per consentire alla pianta di assorbire la massima quantità di luce.

Un ulteriore controllo va effettuato per verificare la presenza di parassiti. Oltre alle cocciniglie, esistono altri tipi di ospiti indesiderati da tenere d’occhio, come le lumache e gli afidi. Se ci accorgiamo della loro presenza, possiamo procedere così:

  • Le lumache possono essere rimosse a mano. Sono creature notturne, quindi aspettiamo il tramonto o le prime ore del mattino per eliminarle. Possiamo individuarle facilmente dal momento che si lasciano dietro una scia viscida. Se non vogliamo toglierle manualmente possiamo usare dei metodi alternativi creando delle barriere con sostanze polverose che loro temono, come i fondi del caffè o la cenere. Questo procedimento dovrà essere rinnovato periodicamente soprattutto dopo che ha piovuto.
  • Per quanto riguarda gli altri parassiti possiamo usare degli antiparassitari specifici o del Sapone insetticida da spruzzare sulle piante grasse colpite, sia sui gambi che sulle foglie. Continuiamo a usarlo ogni 3-7 giorni (secondo le istruzioni del marchio) per eliminare gli insetti.

Nel caso di attacchi di parassiti sarebbe bene controllare lo stato di salute delle radici e procedere con un salutare rinvaso.

Rinvasi

Una volta effettuati i controlli preliminari, quando arriva la primavera, dobbiamo anche valutare l’opportunità di rinvasare le nostre piante grasse. Se notiamo ad esempio che le radici sono fitte, escono dal fondo del vaso o che il substrato si è compattato troppo o che la pianta è diventata pesante, allora è necessario rinvasare in contenitori più grandi per  fornire più spazio per una nuova crescita.

Svasiamo allora la pianta e rimuoviamo il vecchio terriccio dalle radici con una bacchetta o un altro bastoncino sottile e andiamo a sostituirlo con un substrato fresco e ben drenante. Evitiamo di innaffiare per qualche giorno, questo consente alle radici di guarire e aiuta a prevenire il marciume radicale.

Potature

In inverno, forse a causa di una esposizione non ottimale, alcune delle nostre grassocce possono assumere delle forme strane e disordinate, anche per effetto di quel fenomeno conosciuto come eziolatura.

Potrebbe verificarsi anche il caso in cui, per eccessiva umidità o irrigazione, si verifichino episodi di marciume. In tutti questi casi, possiamo intervenire con una bella potatura.

Questa servirà sia per correggere e abbellire l’aspetto delle nostre piante e incoraggiare nuove crescite che daranno loro una forma più piena e compatta, sia per bonificarle in caso di problemi. Usiamo sempre cesoie o forbici pulite e disinfettate quando andiamo ad effettuare dei tagli.

Propagazione

piante grasse in primavera: propagazione

Sarebbe veramente un peccato gettare nella spazzatura tutti gli scarti della potatura, perché a patto che siano sani, costituiscono talee che possono essere usate per generare nuove piante. Di sicuro, che si tratti di taglio del gambo, del taglio delle foglie, di divisione, ecc., le talee messe a dimora in primavera sono quelle che hanno maggiori possibilità di attecchire, perché la pianta sta crescendo attivamente e i livelli di luce sono elevati. Anche la semina produce risultati migliori e più rapidi se effettuata in primavera.

Spero che questi suggerimenti vi aiutino a dissipare molti dei dubbi che possono sorgere su come comportarsi con le nostre amate piante grasse, quando l’inverno lascia il passo alla primavera. Non abbiate paura di sbagliare ma tenete sempre a mente che ogni cambiamento deve avvenire con estrema gradualità.

Buona primavera a tutti!

Credit:”A Dozen Succulents” by Chris Hunkeler is marked with CC BY-SA 2.0.

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